La storia del
degradè: la nascita di un sogno
il primo degradè
È passato ormai un trentennio da quando Claudio Mengoni lavorava come sempre nel suo salone. In quella giornata, tra la clientela, si presentò una madre accompagnata da sua figlia di tredici anni. La giovane si apprestava a ricevere il sacramento della Cresima e aveva espresso il desiderio, come regalo, di potersi fare dei colpi di sole.


un risultato sorprendente
Dopo aver effettuato lo shampoo, il risultato sembrava quasi inesistente, quasi come se i capelli non avessero subito alcuna colorazione. Tuttavia, man mano che i capelli si asciugavano, l’effetto diventava sempre più sorprendente: I capelli sembravano essere baciati da una luce naturale, conferendo quella delicata schiaritura che solo il sole, il mare e la salsedine possono regalare ai capelli di una giovane ragazza di tredici anni.
Quel giorno Claudio Mengoni non aveva semplicemente esaudito il desiderio di una ragazzina che voleva farsi i colpi di sole senza scatenare la rabbia del padre: aveva capito che per lui era cominciata la lotta al colore finto e patinato.
Il risultato ottenuto sui capelli di quella ragazza gli aveva riportato alla mente le immagini dei film della sua adolescenza, soprattutto pellicole come “Sapore di Mare”, dove una splendida Isabella Ferrari sfoggiava capelli naturali, baciati dal sole e dal vento.
Da quel giorno, l’obiettivo di Claudio fu quello di trasformare quelle meravigliose immagini in realtà.
il Degradè oggi
Nei decenni successivi, il Degradé è stato perfezionato e formalizzato, diventando la tecnica di colorazione che conosciamo oggi. Attualmente, il Degradé rappresenta una tecnica completa, versatile, che consente di schiarire, scurire, coprire i capelli bianchi o addirittura cambiare completamente colore. Per garantire sempre risultati ottimali, il gruppo Joelle continua a fare affidamento sulla qualità dei prodotti Wella. Da trent’anni, questi prodotti consentono a tutti i saloni Joelle di realizzare con successo il Degradé.
Nonostante la maestria e la precisione richieste per realizzare il Degradé, ciò che suscita maggiore interesse non è tanto la complessità della tecnica, bensì l’effetto naturale che essa conferisce alla chioma. Questa peculiarità del Degradé ha conquistato anche le donne più scettiche, spesso riluttanti a colorare i capelli per timore di ottenere un risultato artificiale.
L’obiettivo del Degradé non è di stravolgere l’immagine della persona, bensì di esaltarla, partendo dal suo colore naturale. Ogni donna è unica e merita di essere valorizzata per ciò che è veramente. La magia del Degradé risiede nel fatto che, dopo la colorazione, ogni donna riesce a riconoscersi allo specchio, pur percependosi diversa, più luminosa e più bella.
Grazie all’intuizione di Claudio Mengoni, il gruppo Joelle ha trionfato nella sfida contro le colorazioni artificiali, realizzando i desideri di migliaia di donne che desideravano rinnovare la propria immagine senza perdere la propria autenticità. Nonostante siano trascorsi 30 anni, il ricordo del primo Degradé rimane intatto, così come la gratitudine verso quella giovane che, inseguendo un piccolo sogno oltre la sua età, ha ispirato questa straordinaria tecnica di colorazione, contribuendo a plasmare il gruppo Joelle in quello che è oggi.
Il Degradé Joelle è una tecnica di colorazione completa che consente di schiarire, scurire, tonalizzare e coprire i capelli bianchi in un unico passaggio, partendo da qualsiasi situazione iniziale. La sua versatilità permette a ogni donna di ottenere il look che meglio la rappresenta, collaborando con il parrucchiere per scegliere il Degradé più adatto. Quando viene scelto il Degradé da eseguire, il parrucchiere mostra sempre alla cliente alcune foto di colorazioni già realizzate su altre donne, consentendo di apprezzare il risultato su una persona reale e non su una modella convenzionale.
Questo approccio al lavoro è condiviso da tutti i saloni del gruppo Joelle, che cercano di offrire un’immagine del loro lavoro il più possibile fedele all’esperienza finale della cliente. A seguire, esploreremo alcune delle possibilità di colorazione offerte dal Degradé, illustrate attraverso fotografie di vere clienti dei saloni Joelle. È essenziale ricordare che esiste un Degradé Joelle adatto a ogni donna.
i colori degradè
il degradè biondo
Ecco un esempio di Degradé Joelle in tonalità bionde, partendo da una base biondo scuro. Il processo di schiaritura è graduale, procedendo dalle lunghezze fino alle punte.
Nel caso specifico, il parrucchiere ha lavorato con ciocche molto sottili, appena percettibili vicino all’attaccatura dei capelli, che si fondono armoniosamente con il colore di base, creando un effetto di schiaritura estremamente naturale.
Le tonalità di colore utilizzate sono calde, generando un risultato complessivo di biondo chiaro con riflessi champagne.
il degradè biondo cenere
Ecco un esempio di Degradé Joelle in tonalità bionde, partendo da una base biondo scuro. Il processo di schiaritura è graduale, procedendo dalle lunghezze fino alle punte.
Nel caso specifico, il parrucchiere ha lavorato con ciocche molto sottili, appena percettibili vicino all’attaccatura dei capelli, che si fondono armoniosamente con il colore di base, creando un effetto di schiaritura estremamente naturale.
Le tonalità di colore utilizzate sono calde, generando un risultato complessivo di biondo chiaro con riflessi champagne.
il degradè su capelli castani
Questo rappresenta un esempio classico di Degradé Joelle su capelli castani.
In questa circostanza, si è proceduto a schiarire una base castana mediante l’uso di un colore chiaro dal tono caldo e tendente al bronzo. La tecnica ha coinvolto ciocche estremamente sottili. L’impiego di un elevato numero di ciocche sottili consente al parrucchiere di schiarire in modo più diffuso la chioma, evitando un effetto a strisce e garantendo un risultato finale estremamente naturale e armonioso.
il degradè castano scuro
Il Degradé presentato nella foto è sempre di tonalità castane, ma questa volta con una base castano scuro.
In questa situazione, l’obiettivo è stato quello di attenuare un colore di partenza molto scuro e freddo, avvicinandolo a tonalità vicine, ma più calde, come ad esempio
Il parrucchiere ha operato questa volta con ciocche più spesse, che tuttavia risultano impercettibili proprio per la forte vicinanza tra le tonalità di colore utilizzate. Di conseguenza, la chioma assume una tonalità castano molto più calda e naturale.
Un intervento di questo tipo si rivela particolarmente utile nel caso in cui il castano scuro di partenza non rappresenti il colore naturale dei capelli, ma sia il risultato di una colorazione chimica. Colori così intensi potrebbero conferire alla chioma un aspetto artificiale, come se fosse verniciata, mentre con il Degradé Joelle è possibile ottenere un effetto molto più naturale.
degradè castano scuro con sfumature caramello
L’obiettivo raggiunto con questo Degradé è quello di illuminare i capelli senza alterare il carattere naturale della chioma, la quale in questo caso presenta una tonalità di castano molto scuro, quasi tendente al nero. Per ottenere questo effetto, il parrucchiere ha impiegato ciocche molto sottili, distribuite uniformemente su tutta la capigliatura, mantenendo comunque la predominanza del colore di base. Il risultato è una schiaritura delicata, che dona alla chioma un aspetto luminoso, senza tuttavia alterare in modo significativo la natura intrinseca dei capelli.
degradè cioccolato
Questo Degradé è stato eseguito su una base castana con un sottotono rossiccio. Il colore naturale è stato preservato su quasi tutta la chioma, ad eccezione di alcuni colpi di luce tendenti al rosso nella parte anteriore della testa. Tuttavia, il colore è stato riflessato su tonalità di cioccolato, ottenendo così un effetto estremamente naturale.
degradè sui capelli corti
Realizzare un Degradé su capelli corti è assolutamente possibile.
Con alcune attenzioni tecniche specifiche, anche una chioma corta può beneficiare delle splendide sfumature del Degradé Joelle. Esaminiamo alcuni esempi.

In questo caso, la base di partenza è castana, ma il risultato finale si traduce in un caldo colore biondo dorato. L’obiettivo era, quindi, schiarire la chioma il più possibile, evitando il fastidio della ricrescita e ottenendo un effetto estremamente naturale. Il parrucchiere ha eseguito la schiaritura attraverso ciocche molto sottili, posizionando punti luce su tutta la capigliatura. Al contempo, ha selezionato ciocche più spesse per applicare colori di tonalità intermedia, conferendo un aspetto più naturale. Dato che i capelli sono corti, c’è meno spazio per creare una transizione graduale nella schiaritura, quindi è stato necessario iniziare a colorare molto vicino alla radice dei capelli.


degradè su capelli ricci

Questo Degradé è stato eseguito su capelli naturalmente ricci con una base castana. In questa circostanza, il parrucchiere ha preservato una buona porzione di capelli senza colore, mantenendo quindi il colore naturale, e ha realizzato una schiaritura molto graduale sulle lunghezze e sulle punte.
Per mettere in evidenza le sfumature, sono state colorate ciocche più spesse, poiché ciocche più sottili avrebbero reso l’effetto ottico più tendente al monocolore.

In questa situazione, il Degradé è stato eseguito con tonalità di mogano e castano ramato. Le sfumature di colore selezionate sono molto simili tra loro e sono state applicate su ciocche più spesse. La stretta somiglianza tra le sfumature di colore rende difficile notare le diverse tonalità, ma ciò che emerge chiaramente è il movimento evidenziato dalla chioma. In questo Degradé, il mogano perde la sua connotazione stereotipata, contribuendo a un risultato complessivo ricco di personalità.
degradè rosso
Il rosso è un colore di forte impatto visivo, capace di conferire alla chioma un carattere e una personalità unici. Esploriamo come il Degradé possa valorizzare questa straordinaria tonalità.

Degradé rosso ramato
Il processo di Degradé in questo caso è stato realizzato attraverso l’applicazione di colorazioni su ciocche ampie, riducendo il contrasto alla base grazie all’utilizzo di nuance di colore molto simili tra loro. Al contrario, il contrasto è stato accentuato sulle lunghezze e sulle punte, utilizzando colori più distanti tra loro. Il risultato complessivo è delicato e unico, grazie alla presenza di un colore rosso con sottotoni rosa sulle lunghezze e le punte.

Degradé rosso aranciato
Le tonalità di rosso in questo Degradé presentano sottotoni aranciati, mantenendo la base castano ramato con alcuni punti luce aranciati. La schiaritura diventa più evidente sulle lunghezze e le punte, creando un effetto complessivo di grande impatto visivo.
Con il degradè joelle se puoi immaginarlo, puoi farlo
Il Degradé offre infinite possibilità di reinterpretare le tendenze della colorazione, adattandosi a qualsiasi colore e tipo di capelli. Anche colori audaci come il viola o i toni pastello possono essere applicati con stile ed eleganza, sfruttando le opportunità che questa tecnica offre. Il Degradé Joelle, noto per la sua naturalezza, crea un effetto sfumato e graduale che dona lucentezza e vitalità alla chioma. Con il Degradé, è possibile ottenere schiariture che ricordano quelle naturali dopo una giornata al mare, offrendo una soluzione elegante e duratura.
La tecnica del Degradé Joelle inizia con la suddivisione della capigliatura in ciocche, partendo dalla base della nuca e procedendo verso l’alto, utilizzando stagnole lungo la lunghezza dei capelli. Una parte di queste ciocche può essere mantenuta nel colore naturale della cliente o con l’aggiunta di riflessi, mentre l’altra parte verrà colorata e tonalizzata.
L’obiettivo principale del Degradé è creare sfumature naturali tra i capelli, lavorando con ciocche sottili per ottenere un risultato che enfatizzi la naturalezza del colore. Un elemento chiave del Degradé Joelle è la selezione di diverse tonalità di colore da applicare in diverse parti della lunghezza del capello, consentendo di utilizzare nuance sia chiare che scure in base al risultato desiderato.
Questa tecnica è adatta a qualsiasi lunghezza di capelli, compresa sia per capelli ricci che lisci, e può valorizzare diversi tipi di tagli e acconciature, da semplici chignon a raccolti più elaborati. Nel panorama dell’hair styling, esistono diverse opzioni di colorazione come Shatush, Balayage, Flamboyage e Splashlight, ciascuna con caratteristiche distintive.
Il Degradé Joelle è una tecnica di colorazione che impiega diverse tipologie di prodotti, come colorazioni semi-permanenti, colorazioni permanenti e schiarenti, applicati su porzioni diverse dei capelli. In contrasto, lo Shatush e le sue varianti sono effetti di colore che coinvolgono solo l’applicazione del decolorante sulle lunghezze dei capelli. Nel processo dello Shatush, il risultato dipende dalla quantità di acqua ossigenata utilizzata e dal tempo di posa. Spesso, per eseguire lo Shatush, è necessario creare prima una base uniforme colorando completamente il capello, nota come “base di colore”.
Questo approccio può richiedere due o più passaggi e coinvolge la colorazione ripetuta dei capelli, alterando la colorazione naturale della chioma. D’altra parte, il Degradé Joelle può essere realizzato in un singolo passaggio, a meno che il colore di partenza e il risultato finale siano molto distanti in termini di tonalità. Inoltre, lo Shatush crea uno stacco di colore netto tra la base e le lunghezze dei capelli, mentre il Degradé Joelle offre una schiaritura graduale, riducendo il contrasto e creando un effetto più sfumato e naturale.
degradé Joelle e hair contouring
L’hair contouring, una delle ultime tendenze nell’ambito dell’hairstyling, si integra perfettamente con la tecnica del Degradé. Questa tecnica si ispira al principio del contouring utilizzato nel make-up.
Effetto ricrescita? No grazie!
Il fastidioso problema dell’effetto ricrescita è una delle principali sfide associate alla colorazione dei capelli. Spesso, diventa necessario visitare il parrucchiere mensilmente per gestire questo aspetto antiestetico.
Mai più problemi legati ai danni da tintura
Il Degradé Joelle affronta il problema del danneggiamento della struttura del capello attraverso una selezione attenta dei prodotti e delle tecniche impiegate. Con l’uso di colorazioni semi-permanenti prive di ammoniaca e di riflessanti a base di cera d’api, la tecnica preserva la salute del capello. La colorazione verticale mirata, che coinvolge solo alcune sezioni di ogni ciocca, riduce l’impatto chimico sulla chioma, contribuendo a mantenere la struttura del capello più intatta nel tempo. Questa approccio più delicato permette di godere dei benefici della colorazione senza compromettere eccessivamente la salute dei capelli.
Come schiarire i capelli in modo naturale
L’attrazione per le schiariture è un desiderio comune tra molte donne, spinto dalla voglia di donare luminosità e freschezza alla propria chioma o di abbracciare un cambiamento più audace nel proprio stile. La magia delle schiariture risiede nella capacità di ravvivare e valorizzare i capelli, conferendo loro una nuova vitalità e rendendo la pettinatura più dinamica ed espressiva.
Allo stesso tempo, tutte le donne si pongono la stessa domanda: come schiarire i capelli senza danneggiarli?
È certo che schiarire i capelli è meno semplice di quanto possa sembrare e, soprattutto, non è un’operazione indolore per la chioma. Cercheremo ora di offrire una panoramica completa di tutte le opzioni disponibili per schiarire i capelli, dei rischi associati e di come evitarli.
come si schiariscono i capelli
La maggior parte delle metodiche per schiarire i capelli si basa sull’utilizzo del decolorante. In termini generali, il decolorante è un prodotto che rimuove il pigmento dai capelli, aprendo le cuticole e privandoli della melanina. Quando le cuticole dei capelli sono aperte, questi diventano più fragili, aumentando il rischio di spezzature e la formazione di doppie punte. Inoltre, l’uso del decolorante porta a un notevole appiattimento dei capelli, rendendoli estremamente secchi e crespi.
Il decolorante, essendo un prodotto dedicato esclusivamente alla rimozione del colore, non può essere utilizzato da solo e richiede l’abbinamento con un tonalizzante per ottenere l’effetto cromatico desiderato. I tonalizzanti, sebbene non abbiano la stessa durata di un colore chimico convenzionale, tendono a svanire più rapidamente, spesso lasciando i capelli opachi e privi di luminosità.
La decolorazione utilizzata per realizzare tecniche come Shatush, Balayage, Flamboyage e meches, oltre a danneggiare la salute dei capelli, genera risultati estetici che possono essere accattivanti inizialmente, ma che scompaiono rapidamente, soprattutto a causa della ricrescita, in quanto il decolorante non può essere applicato direttamente sulla cute.
come si schiariscono i capelli con il Degradè
Nel Degradé, l’approccio è diverso poiché non si utilizza il decolorante su tutta la lunghezza dei capelli. La tecnica prevede la suddivisione dei capelli in ciocche, da cui vengono selezionate prese di capelli. Si esegue quindi una schiaritura graduale, applicando un colore più scuro alla base, uno leggermente più chiaro a metà lunghezza e uno decisamente più chiaro alle punte.
Il Degradé, al contrario, minimizza questo problema sfruttando il principio della colorazione verticale. Si applicano prodotti diversi in diverse sezioni di ogni ciocca. Le radici non vengono trattate con tinture, ma con riflessanti a base di cera d’api, privi di ammoniaca, che nutrono il capello senza aggredire la cute. Questo rende il Degradé Joelle adatto anche alle donne in gravidanza e in allattamento.
Il riflessante non causa ricrescita, poiché il colore scelto dal parrucchiere è molto simile a quello di partenza, e il prodotto si scarica naturalmente nel tempo senza creare un effetto di ricrescita. Le porzioni inferiori della lunghezza vengono invece trattate con vere e proprie tinture, in diverse tonalità di colore, per ottenere l’effetto sfumato tipico del degradè.
Schiarire i capelli biondi senza decolorante
Se i capelli sono già chiari ma si desidera schiarirli ulteriormente, esistono diverse opzioni. Se, ad esempio, il colore è troppo giallo e si vuole raffreddarlo, è possibile evitare il decolorante utilizzando un tonalizzante contenente pigmenti viola che neutralizza il tono giallo.
In alternativa, è possibile ricorrere a prodotti super schiarenti, che contengono comunque pigmenti. Ad esempio, se si desidera schiarire un colore troppo aranciato, si può utilizzare un prodotto super schiarente con pigmenti blu. Grazie al Degradé, che consente l’uso di prodotti diversi in varie sezioni della testa, è possibile ottenere un risultato eccellente anche con la ricrescita, applicando il prodotto adeguato alle diverse esigenze dei capelli e al risultato finale desiderato.
Nel caso dei capelli biondi tinti, è importante valutare la capacità di schiaritura delle lunghezze e delle punte, garantendo l’armonia con il colore della base. I capelli naturali schiariscono più facilmente e rapidamente rispetto a quelli tinti, quindi è essenziale accertarsi che il colore desiderato sia ottenibile anche sulle lunghezze e le punte (tinte). Nel Degradé, comunque, si mantiene una certa vicinanza al colore naturale della base, preservandone la naturalezza.
Schiarire i capelli scuri senza decolorazione
Quando si schiariscono capelli scuri, soprattutto se l’obiettivo è una schiaritura significativa, è consigliabile colorare ciocche sottili per ottenere effetti uniformi e compatti, riducendo al minimo il problema della ricrescita.
In questo caso, si utilizza un volume di ossigeno inferiore nei prodotti, poiché i capelli tendono a schiarirsi molto di più. Non è necessario ricorrere al decolorante; si potrebbe optare per un prodotto super schiarente o un prodotto chimico tradizionale con un tono o due inferiore rispetto al colore di partenza.
Se la schiaritura è meno evidente rispetto al colore di partenza, è possibile lavorare con ciocche più ampie, applicando un colore più chiaro di uno o due toni, specialmente su capelli naturali.
come schiarire i capelli neri
La tecnica del Degradé si sposa armoniosamente con una delle ultime tendenze nell’ambito dell’hairstyling: l’hair contouring. Quest’ultima tecnica segue lo stesso principio del contouring utilizzato nel campo del trucco.
Il principale ostacolo nella schiaritura dei capelli neri risiede nella presenza significativa di tricosiderina (melanina rossa) nei capelli stessi. Questo pigmento rosso rende il processo più complesso, poiché riduce notevolmente il potere schiarente dei prodotti. Nel caso in cui la schiaritura sia comunque possibile, i capelli subiranno uno stress considerevole, pertanto è cruciale valutare se la cliente sarà in grado di prendersi cura adeguatamente dei capelli per evitare danni eccessivi.
Se i capelli sono già danneggiati in partenza, indipendentemente che siano naturali o già colorati, si sconsiglia vivamente di effettuare una schiaritura drastica. In generale, quando i capelli sono molto scuri e si desidera una schiaritura significativa, è consigliabile ottenere il risultato in più fasi o testare la capacità di schiaritura dei capelli prima di iniziare il trattamento.
la schiariture dei capelli neri
A causa dell’abbondante presenza di tricosiderina, i capelli rossi naturali presentano notevoli difficoltà nel processo di schiaritura e nell’assorbimento di un nuovo pigmento. Anche se il pigmento riesce a penetrare nel capello, tende a dissolversi rapidamente con i lavaggi.
degradè joelle, la scelta più sana per schiarire i capelli senza rovinali
Grazie all’utilizzo ridotto o addirittura assente del decolorante, il Degradé Joelle è una tecnica che consente di schiarire i capelli senza il rischio di danneggiarli. Inoltre, poiché il Degradé riduce al minimo il problema della ricrescita, la frequenza dei trattamenti diminuisce notevolmente, contribuendo così a mantenere i capelli sani e luminosi nel tempo.
Tra le varie opzioni di colorazione disponibili sul mercato, il Degradé è indubbiamente la più versatile e adatta per ogni tipo di capelli, indipendentemente dalla texture, dalla lunghezza e dal colore di partenza.
Schiariture naturali tra i capelli con il degradè
Il Degradé è una tecnica di colorazione che consente di schiarire, scurire, tonalizzare e coprire i capelli bianchi in un unico passaggio. Nonostante la sua versatilità e la sua capacità di riprodurre qualsiasi tipo di effetto di colore, ciò che le donne apprezzano maggiormente del Degradé è la sua capacità di schiarire i capelli con un effetto estremamente naturale, che diventa più accentuato mano a mano che si procede verso le punte.
Indipendentemente dal colore naturale dei capelli, il Degradé offre la possibilità di ottenere schiariture delicate e naturali. Ora esploreremo alcune fotografie delle clienti dei saloni Joelle per mostrare come sia possibile schiarire diverse tipologie di capelli grazie al Degradé Joelle.
schiarire i capelli biondi
Questo esempio illustra come sia possibile schiarire i capelli biondi con il Degradé. La base di partenza è un biondo scuro, e l’obiettivo era accentuare la schiaritura su lunghezze e punte.
Per ottenere questo risultato, lo stilista ha applicato una tonalità di biondo dorato più chiara sulle lunghezze e un’altra ancora più chiara sulle punte. Per creare armonia tra la base e le lunghezze, ha anche applicato il colore su ciocche sottilissime vicino alla radice, mitigando il contrasto il più possibile.
Infine, per illuminare il viso, il parrucchiere ha creato dei punti luce più decisi sulle ciocche che incorniciano il volto. Schiarire i capelli biondi in questo modo assicura l’assenza totale di ricrescita e conferisce alla chioma un effetto molto naturale, come se i capelli fossero stati schiariti dal sole. Inoltre, una schiaritura di questo tipo ha una durata prolungata nel tempo, non richiede ritocchi frequenti e non risulta aggressiva per i capelli.
schiarire i capelli castani
Nel processo di schiaritura, lo stilista ha applicato una tonalità di castano più chiara su tutta la chioma, lavorando con ciocche sottili per garantire una transizione graduale. L’obiettivo era di scaldare il tono complessivo, e questo è stato ottenuto con successo senza creare un contrasto eccessivo. Il Degradé Joelle su capelli castani offre un risultato naturale e armonioso, mantenendo la chioma luminosa e vivace.
Nella realizzazione di questo Degradé Joelle su capelli castani, si nota come le schiariture siano concentrate in zone specifiche della chioma. L’obiettivo è ottenere un effetto di schiaritura ottico senza coinvolgere tutti i capelli, ma piuttosto creando sovrapposizioni e contrasti tra colori chiari e scuri.
Il parrucchiere ha scelto tonalità più chiare di castano, come il bronzo e il caramello, applicando queste sfumature su fili sottilissimi vicino alla radice. Allo stesso tempo, sono state selezionate ciocche più ampie per le lunghezze e le punte. Il risultato finale è un castano chiaro avvolgente e dinamico, che conferisce alla chioma un aspetto luminoso e vibrante.
schiaritura capelli castano scuro
Nell’esempio di schiaritura su capelli castano scuro, lo stylist ha adottato una strategia focalizzata principalmente su lunghezze e punte, eliminando completamente il problema della ricrescita.
La base, mantenuta completamente naturale, conserva il suo colore originale, mentre le tonalità più chiare iniziano ad apparire a partire dalla metà della lunghezza, intensificandosi gradualmente verso le punte. Questa tecnica contribuisce a un aspetto naturale e sfumato, evitando il contrasto netto con la ricrescita.
In questo caso, è evidente come le ciocche frontali siano state schiarite più intensamente rispetto a quelle posteriori, creando un effetto di incorniciatura e illuminazione accentuata del viso. Le tonalità di colore utilizzate rientrano nella gamma dei castani, alternate al colore naturale di base.
Sulle punte, invece, spicca un biondo dorato molto caldo.
schiaritura capelli rossi
In questo scatto, possiamo notare una schiaritura applicata su capelli precedentemente tinti di rosso. La base naturale del capello è un castano scuro, al quale è stato aggiunto un tono rosso ramato.
La cliente desiderava schiarire ulteriormente le lunghezze e le punte per ottenere un effetto più caldo rispetto al colore di partenza.
In questa situazione, la cliente desiderava schiarire ulteriormente le lunghezze e le punte per ottenere un effetto più caldo rispetto al colore di partenza. Lo stylist ha inizialmente armonizzato la base ramata applicando leggeri tocchi di colore nella parte superiore della testa.
Le ciocche colorate erano così sottili da risultare appena percettibili a occhio nudo, ma l’effetto più chiaro era comunque evidente, conferendo un aspetto più armonioso alla sfumatura su lunghezze e punte, caratterizzate da sfumature decise di rosso aranciato. Per aumentare il contrasto, lo stylist ha scelto ciocche notevolmente più spesse.
schiaritura capelli neri
In questo caso, abbiamo un esempio di schiaritura su capelli neri. La schiaritura è molto delicata, ma riesce efficacemente a attenuare l’omogeneità del colore nero di partenza. In generale, optare per una schiaritura delicata e graduale è il metodo migliore per schiarire i capelli neri, poiché di solito reagiscono negativamente a trattamenti decoloranti troppo aggressivi.
infinite possibilità di colorazione
Grazie alla tecnica del Degradé Joelle, è possibile illuminare i capelli senza tener conto del colore di partenza, che sia naturale o meno. È cruciale comprendere che il Degradé non si limita a schiarire i capelli, ma rappresenta piuttosto un progetto di colorazione in continua evoluzione, adattandosi nel tempo ai desideri della cliente. Optare per il Degradé significa abbracciare un approccio completamente innovativo alla colorazione dei capelli. Questo metodo non solo minimizza il problema della ricrescita, ma contribuisce anche a mantenere la salute dei capelli nel lungo periodo, regalando sfumature uniche e personalizzate.
Capelli già tinti? Ecco come schiarirli
Per schiarire i capelli tinti senza arrecare danni, la tecnica Degradé si presenta come un’opzione ideale. Questa tecnica consente a chiunque abbia i capelli colorati di ottenere schiariture personalizzate, mantenendo al contempo l’integrità dei capelli. Tuttavia, è essenziale valutare ogni situazione individualmente, richiedendo l’attenzione esperta di uno stylist.
Schiarire i capelli tinti, soprattutto se sono scuri, rappresenta una sfida maggiore rispetto ai capelli naturali. Pertanto, è necessario condurre uno studio preliminare accurato della situazione di partenza e adottare precauzioni specifiche.
Come schiarire una tinta castano scuro o nera
La ragione per cui i capelli tinti con un colore scuro sono difficili da schiarire risiede nella loro elevata concentrazione di pigmenti. Questa difficoltà aumenta soprattutto se il colore è stato applicato per un lungo periodo di tempo, poiché i pigmenti tendono a stratificarsi sui capelli, rendendo la loro rimozione più complessa.
Particolarmente ostico è il processo di schiaritura dei capelli scuri tinti a causa dell’abbondante presenza di pigmenti rossi nelle colorazioni chimiche. Questi pigmenti rossi mostrano una notevole resistenza all’azione dei prodotti schiarenti, complicando ulteriormente il processo di schiaritura.
Il principale rischio associato alla schiaritura dei capelli scuri tinti è la possibile fuoriuscita dei pigmenti rossi, che può risultare in un colore aranciato poco gradevole. Per schiarire tinte castano scuro o nero e evitare questo problema delle gradazioni rosse indesiderate, un approccio efficace è applicare i prodotti schiarenti su ciocche sottilissime.
Ciò comporta due vantaggi significativi: le ciocche sottili si schiariscono in modo più pronunciato rispetto a porzioni più ampie di capelli, e eventuali gradazioni indesiderate sono più facili da camuffare a causa della sottigliezza della ciocca. Naturalmente, lo stylist deve considerare anche la frequenza con cui è stata applicata la tinta scura prima di eseguire il Degradé.
Ad esempio, se il colore scuro è stato applicato solo una volta di recente e se il capello ha naturalmente pigmenti chiari, sarà più semplice schiarire senza la comparsa di gradazioni rosse. Se invece il colore è stato ripetuto per anni, la schiaritura desiderata sarà comunque possibile, ma richiederà più impegno e difficilmente sarà completata in una sola seduta a causa della resistenza maggiore causata dalla stratificazione dei pigmenti.
Un errore comune nella schiaritura dei capelli scuri è l’uso di prodotti con elevati volumi di ossigeno, che accelerano la schiaritura ma portano inevitabilmente all’emergere dei pigmenti rossi. Utilizzando volumi più bassi di ossigeno, la schiaritura avviene più lentamente, ma il risultato è più naturale e si evita il problema dei pigmenti rossi.
Schiarire una tinta castano scuro o nera con ildegradè
Il motivo per cui i capelli tinti con un colore scuro risultano difficili da schiarire è la loro elevata concentrazione di pigmenti. Questa difficoltà aumenta soprattutto se il colore è stato applicato per un lungo periodo di tempo, poiché i pigmenti tendono a stratificarsi sui capelli, rendendo la loro rimozione più complessa.
In particolare, la sfida nella schiaritura dei capelli scuri tinti risiede nell’abbondante presenza di pigmenti rossi nelle colorazioni chimiche. Questi pigmenti rossi dimostrano una notevole resistenza all’azione dei prodotti schiarenti, complicando ulteriormente il processo di schiaritura.
Il rischio principale associato alla schiaritura dei capelli scuri tinti è la possibile comparsa di pigmenti rossi, che possono risultare in un colore aranciato poco gradevole. Per ottenere una schiaritura efficace su una tinta castano scuro o nero, evitando il problema delle gradazioni rosse, il metodo migliore è applicare i prodotti schiarenti su ciocche estremamente sottili.
Ciò offre due vantaggi significativi: le ciocche sottili subiscono una schiaritura più accentuata rispetto a porzioni più ampie di capelli, e eventuali gradazioni indesiderate sono più facili da camuffare grazie alla sottigliezza della ciocca. Naturalmente, lo stylist deve considerare anche la frequenza con cui è stata applicata la tinta scura prima di eseguire il trattamento Degradé.
Ad esempio, se la colorazione scura è stata eseguita solo una volta di recente e il capello ha naturalmente pigmenti chiari, sarà più semplice schiarire evitando la comparsa di gradazioni rosse. Se, al contrario, la colorazione è stata ripetuta nel corso degli anni, sarà comunque possibile ottenere la schiaritura desiderata, ma l’operazione richiederà più tempo e difficilmente si completerà in una sola seduta a causa della resistenza maggiore causata dalla stratificazione dei pigmenti.
Un errore comune nella schiaritura dei capelli scuri è l’uso di prodotti con elevati volumi di ossigeno, che accelerano la schiaritura ma portano inevitabilmente alla comparsa dei pigmenti rossi. Utilizzando volumi più bassi di ossigeno, la schiaritura avviene in modo più graduale, ma il risultato è più naturale e si evita il problema dei pigmenti rossi.
schiarire una tinta castano scuro o nera con il Degradé
Spesso, chi ha i capelli biondi tinti si trova con una radice naturale notevolmente più scura, risultando in una evidente riga di ricrescita. Attraverso la tecnica del Degradé, è possibile creare un’armonia tra la radice e le lunghezze, ottenendo così un colore più uniforme e naturale.
Per ottenere questo effetto, si alterna il colore scelto con il colore naturale della base, lavorando con sezioni molto sottili per garantire un aspetto naturale. Tuttavia, è essenziale considerare che i capelli alla radice sono naturali e tendono a schiarire più rapidamente delle lunghezze e delle punte tinte. Pertanto, è consigliabile verificare preventivamente se il colore desiderato alla base sia effettivamente raggiungibile anche sulle lunghezze e le punte.
Per raggiungere il colore desiderato, è importante prima assicurarsi del risultato che si ottiene sulle lunghezze e le punte. È consigliabile mantenere il colore naturale o avvicinarsi ad esso alla radice. I capelli naturali tendono a schiarire più facilmente e velocemente rispetto a quelli tinti. Pertanto, è fondamentale garantire che il colore desiderato alla radice sia ottenibile anche sulle lunghezze e le punte, che spesso sono sottoposte a tinture. In questo modo, si evita il rischio di ottenere un colore perfetto alle radici ma meno gradito sulle lunghezze e le punte.
il Degradè oggi
Nel caso delle persone con i capelli rossi tinti, spesso è necessario ricreare il colore di base per eliminare la barratura, cioè la differenza di tono tra la radice naturale e la tinta. La scelta delle sezioni dipende dalla tipologia di capelli, che possono essere ricci o lisci, fini o spessi. Oltre al colore scelto, ciò che assume importanza è la quantità di ciocche colorate con quel particolare tono, poiché ciò influenzerà la percezione complessiva del colore, rendendolo potenzialmente più scuro.
In sostanza, il processo mira a ricreare una transizione più graduale tra la radice naturale e la tinta, utilizzando sezioni di capelli colorate con il tono desiderato. Questo contribuirà a ottenere un risultato finale più uniforme e armonioso.
curiosità sul colore
Il Degradé proposto nella foto è sempre un Degradé castano, ma questa volta con una base castano scuro.
In questo caso l’obiettivo è stato quello di addolcire un colore di partenza molto scuro e freddo, accostandolo a colori vicini per tonalità, ma più caldi, come ad esempio
Di capelli ne esistono tre tipi diversi divisi per etnia.
DI ORIGINE CAUCASICA (CIMOTRICHI):
- Europa, Russia, India, alcune zone del Medio Oriente…
- Liscio morbido mosso o riccio ”boccoloso”.
DI ORIGINE ASIATICA (LISOTRICHI):
- Cina, liscio e spesso
DI ORIGINE AFRICANA (ULOTRICHI):
- Negroide riccio sezione piatta crespo
Se fosse possibile analizzare la struttura cellulare di alcuni capelli provenienti da una stessa persona, si potrebbe chiaramente notare che non solo questi sono diversi per spessore e forma, ma anche per le variazioni di colore, anche se in generale molto lievi. Si può anche dire che in generale una capigliatura nord europea ha circa 100.000 capelli, tutti diversi tra loro per struttura e colore, anche se appaiono della stessa identica colorazione, al massimo distinguibile tra biondo scuro e biondo medio.
Lo strato di cuticola dei capelli nord europei non ha praticamente pigmenti al suo interno ed è trasparente. I pigmenti del capello sono costituiti da cellule di melanina dalla forma più piccola, deposti all’interno della corteccia (strato fibroso). I capelli sani presentano uno strato cuticolare intatto, che riflette la luce; questa luminosità viene anche descritta in termini di trasparenza del colore dei capelli. Allo stesso tempo i pigmenti traspaiono (o riflettono) perfettamente la luce attraverso la cuticola e questi due elementi assieme producono una ben definita tonalità di colore. Capelli asiatici o africani, al contrario, presentano pigmenti anche nella cuticola e ciò spiega la loro tonalità scura.
Tra l’altro, le particelle di melanina si distribuiscono sul capello dall’interno verso l’esterno. C’è quindi più pigmento negli strati esterni della corteccia che in quelli interni. Nel caso di capelli rossi naturali, il pigmento è invece spesso concentrato all’interno della corteccia del capello. Studi condotti sui capelli con l’ausilio di microscopi elettronici e luminosi e analisi chimiche approfondite dimostrano che esistono due diversi tipi principali di pigmenti, o meglio due diverse tipologie di melanina. Questi pigmenti determinano tutte le varianti di capelli naturali che noi conosciamo.
Entrambe sono presenti nel capello come vere e proprie molecole di colore. Il primo tipo di pigmento è di colore scuro, tra il marrone e il nero. Da esso dipendono la profondità del colore (o altezza di tono) da cui discende la distinzione tra capello chiaro o scuro. A seconda della quantità di pigmento presente sul capello, il colore può variare da un biondo chiarissimo fino a un castano molto scuro, quasi nero. Questo pigmento è chiamato eumelanina (pigmento marrone-nero). Il secondo tipo di pigmento ha un aspetto molto diverso dal primo e appare come una massa di filo arrotolato o come se avesse piccole scaglie o lamelle. Queste molecole di pigmento sono di dimensione normalmente più piccola rispetto a quelle del pigmento marrone nero e analisi chimiche indicano la presenza di ferro, non riscontrato nell’eumelanina. Questo pigmento conferisce la tonalità bionda o rossa ai capelli e viene chiamato feomelanina (pigmento rosso-giallo).
Per saperne di più sul colore naturale dei capelli, è necessario analizzare dove nasce il capello, ossia la radice. La parte più importante rappresenta il bulbo capillare, situato al di sopra della papilla. Oltre ai cheratinociti che provvedono alla crescita del capello, i melanociti hanno un ruolo molto importante poiché sono quelli che determinano il colore naturale dei capelli. I cheranociti possono variare della forma ovale a poliedrica. I melanociti, invece, hanno una forma più o meno sferica con molti tentacoli tipo bracci di un polipo e sono paragonabili a una sorta di officina dove vengono costantemente riprodotti i pigmenti del capello, ossia la melanina.
Entrambi convivono in perfetta armonia e ogni melanocite (la cellula che produce il colore) è circondato da alcuni cheranociti (le cellule che formano la cheratina). Grazie a un graduale processo biochimico, si formano piccole sfere ovali (melanosomi) contenenti all’interno il pigmento, ossia la melanina. Attraverso i ”tentacoli” dei melanociti, secondo un processo di inoculazione, i cheratinociti prendono con sè il pigmento di melanina e risalgono all’interno del capello. Il pigmento viene depositato all’interno delle cellule che vanno a formare la corteccia fibrosa del capello.
trattamenti cosmetici, consulenza e diagnosi
Un risultato colore perfetto richiede una diagnosi tecnicamente corretta. Fattori importanti in questo caso sono:
- il dialogo con la cliente.
- La conoscenza dei criteri di diagnosi.
- Le informazioni che si devono ricercare con il dialogo fanno riferimento alla percezione visiva e all’identificazione dell’esatta struttura del capello.
- È importante osservare il colore naturale, la tonalità o sfumatura.
- La percentuale di capelli bianchi, il colore su lunghezze e punte, eventuali cambiamenti della struttura del capello.
- Sentire con mano per valutare se i capelli siano ben curati e per valutare la struttura del capello (sottile, robusto, fine, debole, ecc.).
Prendendo in considerazione il colore richiesto è importante fare una corretta scelta in base alla valutazione appena eseguita.
le altezze di tono
Il motivo per cui i capelli tinti con un colore scuro faticano a schiarire è che sono molto più carichi di pigmenti. Soprattutto se il colore è stato ripetuto molto a lungo nel tempo, i pigmenti si sono stratificati sul capello, quindi è molto più difficoltoso rimuoverli. In particolare, ciò che rende complicato schiarire i capelli scuri tinti è l’elevata presenza di pigmenti rossi all’interno delle colorazioni chimiche, che resistono moltissimo all’azione dei prodotti schiarenti.
Poiché non è tecnicamente possibile ottenere un bianco ”incolore”, questo non viene preso in considerazione. Le altezze di tono, o profondità di colore, sono chiamate basi naturali e sono un fattore di importanza determinante. Queste sono identificabili nelle guide tecniche (cartelle colori) dove ciocche di colore standard, disposte in ordine crescente o decrescente, illustrano, secondo un sistema di numerazione riconosciuto internazionalmente, le varie altezze di tono presenti nel colore naturale dei capelli.
La sfumatura e il secondo fattore determinante ed è più semplice da spiegare facendo ricorso a un semplice esempio: un biondo medio può avere una sfumatura o tonalità cenere, dorata o rossa. Questi due fattori – altezza di tono e sfumatura – consentono una precisa classificazione del colore dei capelli di ognuna di noi e rappresentano la chiave di lettura logica degli stessi.
- Nero
- bruno
- castano scuro
- castano medio
- castano chiaro
- biondo scuro
- biondo medio
- biondo chiaro
- biondo chiarissimo
- platino.
Tipologia di colorazione
Il parrucchiere inizia a dividere la capigliatura in ciocche, partendo dalla base della nuca e procedendo verso l’alto attraverso l’applicazione di stagnole lungo tutta la lunghezza dei capelli. Una parte di queste ciocche verrà mantenuta nel colore naturale della cliente, con eventuali piccole aggiunte di riflessi, mentre l’altra parte sarà soggetta a colorazione e tonalizzazione.
L’obiettivo del Degradé è creare sfumature naturali tra i capelli, e ciò si ottiene lavorando con ciocche molto sottili per un risultato che enfatizzi la naturalezza del colore. Un segreto chiave del Degradé Joelle è la selezione di diverse tonalità da applicare in diverse porzioni in base alla lunghezza dei capelli. A seconda del risultato desiderato, è possibile utilizzare nuance sia chiare che scure.
Il Degradé è adattabile a qualsiasi lunghezza di capelli, sia essi ricci o lisci, e può valorizzare vari tipi di tagli e acconciature, da un semplice chignon a raccolti più complessi. Nel mondo dell’hairstyling, esistono numerose opzioni per la colorazione dei capelli, come Shatush, Balayage, Flamboyage e Splashlight, anche se spesso le differenze risiedono in particolari dettagli.
Come inizialmente menzionato, il Degradé Joelle rappresenta una tecnica di colorazione completa, a differenza dello Shatush e delle sue varianti, che sono effetti di colore. La tecnica del Degradé Joelle implica l’uso di diverse tipologie di prodotti, compresi coloranti semi-permanenti senza ammoniaca, coloranti permanenti e schiarenti, tutti applicati sulla stessa testa in sezioni diverse di capelli. Al contrario, lo Shatush coinvolge esclusivamente l’applicazione del decolorante sulle lunghezze dei capelli, e il risultato finale è influenzato dai volumi di acqua ossigenata e dal tempo di posa.
Spesso, per eseguire lo Shatush, è necessario creare prima una base uniforme, specialmente se ci sono capelli bianchi. Questo coinvolge la colorazione completa del capello, creando una “base di colore”, prima di procedere con l’applicazione del decolorante sulle lunghezze. Tale processo implica che il risultato finale sia ottenuto in due o più passaggi, e i capelli vengono colorati più volte, alterando completamente il colore naturale della chioma. D’altro canto, il Degradé Joelle è spesso realizzabile in un singolo passaggio, a meno che la differenza di tonalità tra il colore di partenza e il risultato finale sia significativa e il colore di partenza sia simile al naturale dei capelli.
Un ulteriore contrasto tra le due tecniche risiede nel risultato estetico. Lo Shatush crea uno stacco di colore molto netto tra la base dei capelli e le lunghezze, mentre il Degradé Joelle offre una schiaritura graduale, attenuando notevolmente il contrasto di colore tra la parte superiore e inferiore dei capelli, risultando in un effetto più sfumato e naturale.
Come anticipato, il Degradé Joelle si distingue come una tecnica di colorazione completa, a differenza dello Shatush e delle sue varianti, che sono invece effetti di colore. Nel Detradé Joelle, vengono impiegate diverse tipologie di prodotti, tra cui colorazioni semi-permanenti senza ammoniaca, colorazioni permanenti e schiarenti. Tutti questi prodotti sono applicati sulla stessa testa, su sezioni diverse di capelli. D’altra parte, lo Shatush coinvolge principalmente l’applicazione del decolorante sulle lunghezze dei capelli, e il risultato finale è influenzato dai volumi di acqua ossigenata utilizzati e dal tempo di posa.
Inoltre, per eseguire lo Shatush, è spesso necessario creare inizialmente una base uniforme, specialmente se ci sono capelli bianchi. Questo comporta la colorazione integrale del capello, definendo quella che comunemente viene chiamata “base di colore”, prima di procedere con l’applicazione del decolorante sulle lunghezze. Questo processo implica che il risultato finale è ottenuto attraverso due o più fasi, durante le quali i capelli vengono colorati più volte, alterando completamente il colore naturale della chioma. Il Degradé Joelle, al contrario, è quasi sempre realizzabile in un unico passaggio, a meno che la differenza di tonalità tra il colore di partenza e il risultato finale sia considerevole e il colore di partenza sia simile al naturale dei capelli.
Infine, lo Shatush conferisce uno stacco di colore molto netto tra la base dei capelli e le lunghezze, mentre con il Degradé Joelle la schiaritura avviene gradualmente, attenuando notevolmente il contrasto di colore tra la parte superiore e inferiore dei capelli, per un effetto più sfumato e naturale.
L’ammoniaca è un componente essenziale affinché il capello possa gonfiarsi e aprirsi, consentendo alle sostanze della miscela di penetrare all’interno. Queste sostanze sono cruciali per attivare l’acqua ossigenata (H2O2) o la crema ossidante, che viene miscelata con la crema colorante. Questa miscela agisce per estrarre gli elettroni e gli ioni di idrogeno dalle molecole di pigmento incolore. Nonostante la sua profumazione intensa, l’utilizzo dell’ammoniaca è particolarmente sicuro per i capelli, poiché è un componente chimico altamente volatile che si elimina rapidamente e facilmente, preservando l’integrità della struttura capillare.
A questo punto, inizia il processo di colorazione effettivo: le molecole di colore si fondono o si accoppiano per creare un composto incolore. Attraverso un ulteriore processo di ossidazione, si formano molecole colorate che rappresentano il pigmento nella fase finale.
Il perossido di idrogeno, comunemente noto come “acqua ossigenata”, è un componente essenziale nel processo di ossidazione. La sua concentrazione svolge un ruolo determinante nel grado di schiaritura della colorazione.
Gli stabilizzatori sono componenti necessari per stabilizzare l’ammoniaca per il periodo richiesto durante l’azione del prodotto durante il tempo di posa.
La colorazione semi-permanente può essere di tre tipi: ripigmentazione, diretta o ad ossidazione.
La ripigmentazione consiste nel ridare pigmento a un capello che ha perso il colore per cause naturali, meccaniche o chimiche. Questa tecnica è particolarmente efficace per ravvivare i capelli chiari e/o danneggiati. Viene impiegata quando lo sbiadimento del colore è superiore a due toni e la struttura del capello è significativamente sensibilizzata. Se un capello che è stato fortemente schiarito o decolorato viene colorato direttamente con un colore cosmetico senza eseguire la ripigmentazione, c’è il rischio che assuma un riflesso spento o cenere e che il colore non risulti uniforme.
Il meccanismo di questa tecnica è semplice: inizialmente, si offre al capello un colore miscelato con acqua, consentendo ai piccoli precursori di penetrare più in profondità nel capello. Successivamente, quando viene applicata la miscela di colore, i precursori si sviluppano nel capello formando pigmenti più grandi e si ancorano in modo più stabile nel capello sensibilizzato. La ripigmentazione è anche utilizzata per correggere temporaneamente sfumature indesiderate.
La colorazione diretta si basa sul principio d’azione di molecole colorate già pronte. Queste molecole si presentano sotto forma di sostanze coloranti visibili, specificamente sostanze coloranti dirette con carica positiva che si fissano sulla superficie dei capelli senza penetrarvi. La capacità di aderenza dipende dalla struttura dei capelli, con i pigmenti cationici che si ancorano meglio su capelli porosi rispetto a quelli con strutture sane.
Attraverso la forza di attrazione delle diverse cariche, i pigmenti a carica positiva vengono fissati sulla superficie dei capelli, ma possono essere rimossi con lo shampoo. La colorazione diretta non richiede l’uso di ossidante; infatti, i prodotti di questa categoria sono pronti all’uso e non devono essere miscelati. Questo tipo di colorazione non stressa la struttura dei capelli, conferisce loro una naturale brillantezza ed è particolarmente indicato per coprire i primi capelli bianchi.
La colorazione semi-permanente agisce secondo i medesimi principi chimici della colorazione permanente a ossidazione. La differenza fondamentale tra i due processi risiede nel fatto che nella colorazione semi-permanente l’ossidazione richiede una concentrazione minore di acqua ossigenata, tra l’1% e il 3%, e non contiene ammoniaca o suoi derivati.
A differenza della colorazione permanente, nella colorazione semi-permanente, i pigmenti naturali del capello non vengono schiariti prima di essere colorati. I prodotti riflessanti semi-permanenti contengono sia coloranti a pigmentazione pronta che coloranti a ossidazione; questi ultimi sono invisibili e si colorano solo dopo l’attivazione con una sostanza ossidante. Il colore dei capelli si dissolverà gradualmente dopo ogni lavaggio, senza creare un effetto ricrescita, riportando il capello allo stato originale.
La colorazione semi-permanente si basa sull’utilizzo di molecole di pigmento pronto che possono essere di due tipi:
– Pigmenti cationici con carica positiva: si fissano sui gruppi acidi dei capelli, creando un legame salino sulla superficie del capello senza penetrarvi. L’assorbimento dipende dalla porosità del capello, e la forza d’attrazione fa sì che il pigmento cationico resti ancorato alla superficie del capello anche se verrà gradualmente rimosso con i lavaggi.
– Pigmenti anionici (non ionici) senza carica elettrica: di dimensioni inferiori rispetto a quelli cationici, penetrano nella struttura del capello donando un colore intenso alla parte esterna. Questi pigmenti vengono rimossi gradualmente dai lavaggi, ma a differenza delle molecole di pigmento presenti nella colorazione permanente, rimangono sempre della stessa dimensione senza interagire con il capello.
Miscelando in diverse proporzioni queste due tipologie di pigmenti, è possibile ottenere infinite varianti di colorazione semi-permanente con diverse durate.
L’ammoniaca è un componente essenziale nel processo di colorazione dei capelli, poiché consente al capello di gonfiarsi e aprirsi, facilitando l’ingresso di tutte le sostanze della miscela. Queste sostanze sono fondamentali per attivare l’acqua ossigenata (H2O2) o la crema ossidante, che viene poi miscelata alla crema colorante. Questa miscela è progettata per estrarre gli elettroni e gli ioni di idrogeno dalle molecole di pigmento incolore.
Nonostante la sua profumazione intensa, l’utilizzo dell’ammoniaca è considerato particolarmente sicuro per i capelli. Questo è dovuto alla sua natura chimica altamente volatile, che permette una rapida ed efficiente eliminazione dell’ammoniaca dal capello. Questo processo di eliminazione avviene facilmente senza compromettere l’integrità della struttura del capello.
A questo punto inizia il vero e proprio processo di colorazione, in cui le molecole di colore si fondono o si accoppiano per formare un composto incolore. Successivamente, attraverso un ulteriore processo di ossidazione, si creano molecole colorate che rappresentano il pigmento nella fase finale della colorazione.
La tintura a ossidazione offre la possibilità di coprire completamente i capelli e richiede la presenza di tre componenti fondamentali che si attivano durante la miscelazione: acqua ossigenata, ammoniaca e pigmenti coloranti.
Durante il tempo di posa, l’ammoniaca svolge un ruolo cruciale aprendo la cuticola del capello, provocando il rigonfiamento e consentendo alle altre sostanze (acqua ossigenata e pigmenti colore) di penetrare all’interno del capello. Nella corteccia del capello, l’acqua ossigenata assume un ruolo chiave nell’ossidare o schiarire i pigmenti naturali presenti, permettendo ai pigmenti coloranti “chimici” di svilupparsi e fissarsi in modo permanente. Questo processo determina una modifica permanente del colore dei capelli, che non può essere eliminata con i lavaggi successivi.
Le nuove molecole di pigmento così formate si distribuiscono in modo sottile e uniforme sul capello. Un esempio illustrativo può essere immaginare di ingrandire la dimensione di una molecola di pigmento finito a un cm di diametro, il che farebbe sì che il capello, normalmente con un diametro di 0,07 mm, avrebbe ora un diametro di 1,5 chilometri. La caratteristica riflettente del capello si ottiene grazie all’interazione di sostanze ossidanti e pigmenti naturali sottoposti a schiaritura.
Lo shampoo e il trattamento post-colorazione hanno il compito di eliminare i residui della colorazione, richiudendo la cuticola e ripristinando l’equilibrio naturale dei capelli, incluso il pH. Un tempo di posa corretto è fondamentale per lo sviluppo adeguato della colorazione e per consentire ai pigmenti colore di fissarsi in modo stabile nel tempo.
Componente necessario per stabilizzare l’ammoniaca per il tempo necessario all’azione del prodotto durante il tempo di posa.
Può essere di tre tipi: ripigmentazione, diretta o ad ossidazione.
L’applicazione della colorazione orizzontale non ha nomi specifici o fantasiosi creati dagli stilisti, essendo considerata una “colorazione tradizionale” che appartiene a tutti gli acconciatori del mondo. Un aneddoto interessante è che la prima colorazione cosmetica al mondo, creata dal chimico Franz Stròher, fondatore di Wella, si chiamava Koleston nei primi anni del 1900.
La colorazione verticale consiste nel colorare le ciocche di capelli dall’inizio alla fine, lasciando le ciocche adiacenti naturali o di un altro colore, creando effetti come il campo di scacchi. Le differenze di tono tra le ciocche determineranno il risultato finale, con nomi fantasiosi come colpi di sole, balayage, klava, spatola, arcobaleno, che indicano variazioni di due toni (ad esempio, da castano chiaro a biondo medio).
Il Degrade Joelle, quando il contrasto supera i due toni, permette di creare giochi di luce e ombre, scurendo, lasciando il colore naturale e schiarendo. Ad esempio, si possono ottenere effetti come ciocche più scure in radice, base naturale al centro e ciocche schiarite alle punte. La tecnica del Degrade Joelle, con l’uso di separatori come alluminio, veline o altri, permette un’azione precisa senza “macchiare” le ciocche tra di loro.
Il Degrade Joelle mira a colorare i capelli secondo le preferenze di ogni donna, puntando anche alla ristrutturazione della fibra capillare. Questa tecnica utilizza colori senza ammoniaca e cromie naturali per accarezzare i capelli, contribuendo a farli crescere lunghi e sani. L’obiettivo finale è far emergere la bellezza individuale di ogni donna attraverso il Degrade Joelle.
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